Secondo l'Associazione sarebbe una soluzione per affrontare l'emergenza in Italia
Per affrontare l’emergenza medici in Italia, il Codacons propone al Ministero della salute e alle Regioni di accreditare presso il Servizio Sanitario Nazionale gli studi medici privati, al pari di quanto già avviene con le cliniche convenzionate.
“L’ Osservatorio Nazionale sulla Salute ha lanciato un nuovo allarme, affermando che tra 15 anni mancheranno nella sanità pubblica 15mila medici, poiché solo il 75% di coloro che vanno in pensione sarà rimpiazzato – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una situazione che creerà un inevitabile peggioramento del servizio reso all’utenza, sia in termini quantitativi che qualitativi. Per questo chiediamo oggi al Ministro Grillo e alle varie Regioni di attivarsi per inserire nel Servizio Sanitario Nazionale anche gli studi medici privati, che devono operare per sopperire alla mancanza di camici bianchi, alle stesse condizioni delle cliniche convenzionate”.
In tal senso il Codacons ha già inviato una prima richiesta formale alla Regione Lazio, chiedendo di “apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente per consentire a tutti i pazienti di poter accedere in modo il più possibile agevole alle prestazioni di cui necessitano, in particolare attraverso l’introduzione della possibilità di ottenere la prestazione sanitaria presso strutture private non accreditate a fronte del pagamento del ticket sanitario regionale, ovvero in esenzione laddove prevista, al pari di quanto già avviene presso le strutture private accreditate o presso gli enti sanitari pubblici“ .
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere
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L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
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Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi
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